Zona di produzione

Ruché Docg - Denominazioni Consorzio Barbera d'Asti e vini del Monferrato

Il Ruché è uno dei più rari vitigni autoctoni tra quelli coltivati nel Monferrato astigiano, che nasce da terreni calcarei e asciutti soggetti a elevata insolazione. Dal 1987, anno dell’ottenimento della denominazione Doc, ha registrato costanti e progressivi apprezzamenti che lo rendono oggi un’espressione di identità e varietà del territorio. La sua riqualificazione è dovuta a un religioso, Don Giacomo Cauda, che negli anni Sessanta ricoprì quei grappoli abbandonati rilanciando un vino destinato a registrare grande fortuna. Ha ottenuto la Docg nel 2010 e la sua produzione tocca oggi il milione di bottiglie.

Zona di produzione: Comuni di Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi;

Uve: Ruchè dal 90 al 100 % (Barbera e/o Brachetto possono intervenire sino ad un massimo del 10%);

Rese produttive: massimo 90 quintali corrispondenti a 63 ettolitri ad ettaro;

Titolo alcolometrico volumico minimo complessivo: 12,5% vol.

Di colore rosso rubino non troppo carico, ha un profumo intenso ed originale, con note floreali e speziate, talvolta unite a sentori di frutti di bosco e marasca. Al sapore risulta asciutto, armonico e gradevolmente morbido, con buona persistenza aromatica.

Può accompagnare tutto il pasto, dagli antipasti ai secondi. Interessante con primi piatti di pasta all’uovo ripiena, salumi, e formaggi di moderata stagionatura.

I vitigni