Sulla base dei poteri concessi dalle normative ministeriali in materia di promozione, tutela e cura degli interessi generali, il Consorzio è impegnato a migliorare le condizioni di tutta la filiera vitivincola.
Riguardo alla tutela, l’obiettivo è quello di offrire al consumatore la massima garanzia qualitativa e di sicurezza sui vini a Denominazione, definibile da una serie di controlli a livello internazionale da realizzare sui prodotti commercializzati.
Importante anche il capitolo sull’attività di ricerca, condotta in collaborazione con il mondo scientifico e universitario, che si sviluppa in attività di monitoraggio, analisi, sperimentazione e convegni divulgativi.
Il piano promozionale del Consorzio è incentrato sull’esportazione del brand Barbera d’Asti nei principali mercati di acquisizione, assieme alla comunicazione di tutto il territorio di produzione. Centrale è la partecipazione e l’organizzazione di eventi a livello locale, nazionale e internazionale.
Le attività di ricerca condotte dal Consorzio in collaborazione con il Disafa (Dipartimento Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell’Università di Torino mirano a mantenere un controllo qualitativo e migliorativo sulle condizioni ambientali e di produzione. Tra i progetti, quello di Interflavi, sviluppato per elaborare una risposta al problema della flavescenza dorata sul territorio. La novità introdotta da questo studio è la finalità di individuare forme di convivenza del vitigno con la flavescenza stessa. Di grande rilievo WildWine, una ricerca orientata a selezionare i migliori lieviti autoctoni sulle uve Barbera per realizzare un vino caratterizzato territorialmente. Importante il progetto Barbera 2.0, sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino e finalizzato a definire la caratterizzazione della denominazione Barbera d’Asti in base alle peculiarità enologiche riconducibili alle varie zone di produzione. Di assoluta unicità la ricerca analitica sviluppata in collaborazione con la Fondazione Qualivita, mirata a tracciare numeri e profili del Consorzio in generale e del mondo Barbera d’Asti Docg in particolare, consultabile QUI
Il Consorzio è impegnato a monitorare e vigilare i prodotti in vendita nei mercati nazionali ed europei, per assicurare qualità e trasparenza. Questo con attività specifiche come quella di recupero dalla GDO, dalle enoteche, nell’e-commerce e dai negozi al dettaglio un campione da sottoporre a controlli analitici e organolettici. Da ricordare le autorizzazioni rilasciate a favore di quei prodotti confezionati che utilizzano in etichetta il nome di una delle Do tutelate, in riferimento a cui vige l’obbligo di chiederne espressa autorizzazione al Consorzio.
L’attività di campionamento delle uve finalizzata al monitoraggio della maturazione e del livello di sanità delle stesse, coinvolge ogni anno 42 vigneti selezionati, dislocati sul territorio delle provincie di Asti e Alessandria, tra le denominazioni tutelate dal Consorzio.
Le analisi vengono effettuate presso il Centro Studi Vini del Piemonte riguardano: zuccheri riduttori, grado Babo, alcool potenziale, acidità totale, pH, acido malico, acido tartarico; inoltre viene analizzata la quantità di antociani estraibili per determinare la quantità di colore presente nel vino finito.
I risultati dei campionamenti, utili alla pianificazione della raccolta delle uve, vengono messi a disposizione delle aziende consorziate a intervallo settimanale.