La Barbera d'Asti secondo Derrick Westbrook

Derrick Westbrook, astro emergente del wine business americano, è tra i più acclarati professionisti della sua generazione in fatto di vini di alta qualità.

L’anno scorso, Wine Enthusiast ha incluso Derrick Westbrook nella sua ambita 40-under-40 top wine personalities statunitensi, dedicandogli anche la copertina, massimo onore possibile.

Ecco come Wine Enthusiast lo descrive nelle sue colonne:
“Westbrook ha iniziato la sua carriera come un aiutante dagli occhi vispi del ristorante a conduzione familiare ‘Lovoy’s’, in quel di Birmingham (Alabama). In qualità di Cellar Director, ha poi gestito la cantina di ‘Next’, catena di ristoranti del gruppo Alinea, diventando poi Beverage Director del ristorante stellato, ‘Elizabeth Restaurant’. E tutto questo prima di compiere 30 anni! Oggi, Westbrook gestisce la ‘57th Street Wines’, un’enoteca indipendente nell’Hyde Park di Chicago, ed è il proprietario della ‘Derrick C. barberaWestbrook’, azienda che organizza degustazioni di vini pop-up , cene e programmi di consulenza beverage, rivolti a ristoranti e bar. Westbrook è anche consulente per il ‘Gastropub Bibliophile’ di Hyde Park“.

Derrick, quale è stata la tua prima esperienza con Barbera d’Asti?
Ho conosciuto la Barbera d’Asti quando ho creato il mio primo vero catalogo di vini al dettaglio: fu allora che l’assaggiai per la prima volta. E da bevuta trascurabile divenne rapidamente una Denominazione di cui proponevo molte referenze.

Cosa ti piace della Barbera d’Asti rispetto agli altri grandi vini italiani?
Mi piace la sua capacità di fondere grandi doti giovanili con una indiscussa capacità di invecchiamento. La Barbera d’Asti è inoltre un esempio che cito spesso quando voglio parlare del rapporto tra vitigni e territori.

A proposito di cibo, la Barbera viene spesso definita “the ultimate food wine”, grazie alla sua freschezza, ai suoi aromi fruttati ed alla grande versatilità. Con cosa accompagneresti la Barbera d’Asti? Qual è il tuo abbinamento tradizionale preferito e quale quello “creativo”?
Il piatto che mi viene in mente quando si parla di abbinamenti tradizionali sono gli spaghetti con le polpette. La componente acida della salsa di pomodoro di questo piatto si abbina molto bene con il suo delicato tannino. In fatto di abbinamento alternativo personalmente adoro il falafel e lo shawarma, sapori mediterranei che si esaltano se accompagnati con la Barbera d’Asti.

I tuoi clienti hanno familiarità con Barbera d’Asti?
Pur non avendo la mia clientela una grande familiarità con la Barbera d’Asti mi accorgo che sono tanti coloro che se ne innamorano al primo sorso.

Cosa consiglieresti ai produttori di Barbera d’Asti che vogliono raggiungere sommelier e consumatori americani?
Suggerisco loro di mantenere ben saldo il loro stile, promuovendolo con delle tecniche di marketing “non tradizionale”. Dobbiamo essere in grado di proporre delle ‘esperienze’ in grado di convincere i consumatori a connettersi al vino.