La Barbera d'Asti secondo Heath Porter

E fidati, non sono tanti i vini che possono competere con la Barbera d’asti. (Heat Porter)

Heath Porter è tra i sommelier più conosciuti e amati in tutti gli USA, dove ha condotto alcuni dei programmi ‘vinosi’ più prestigiosi del paese.

Ma è anche uno dei personaggi più belli, divertenti e popolari del wine learning e del collezionismo enologico, nonché volto noto del Wine magazine festival. Dopo aver vissuto appieno il mondo della ristorazione Nella sua carriera ha approfondito affrontato ogni aspetto della ristorazione, Heath Porter si trova oggi a gestire la Heathen Wine Tours, un’agenzia specializzata in wine tour esperienziali in paesi come Portogallo, Italia, Francia, California e Cile.
A lui rivolgiamo alcune domande sul suo rapporto con la Barbera d’Asti.

Heath, quale è stata la tua prima esperienza con la Barbera d’Asti?
Me ne sono innamorato durante il mio soggiorno alle Isole Hawaii. Il Pinot nero targato Nuovo Mondo è stato sicuramente il vino che più di ogni altro ho amato, però la Barbera d’Asti ha sempre saputo regalarmi un maggiore equilibrio, accompagnato da piacevoli note fruttate ed un consistente nerbo acido, ideale per la cucina fusion che avevo in mente. Il tutto a un prezzo veramente competitivo.

Cosa ti piace di Barbera d’Asti rispetto ad altri vitigni italiani?
Il fatto che sia assolutamente degustabile anche in giovane età. C’è poi la componente del prezzo, che per la Barbera d’Asti gioca assolutamente un ruolo fondamentale. A differenza di tanti altri vini italiani, la Barbera d’Asti si può inoltre consumare con facilità anche fuori dai pasti, stando magari seduti davanti ad un caminetto acceso.

A proposito di cibo, la Barbera viene spesso definita “the ultimate food wine”, grazie alla sua freschezza, ai suoi aromi fruttati ed alla grande versatilità. Con cosa accompagneresti la Barbera d’Asti? Qual è il tuo abbinamento tradizionale preferito e quale quello “creativo”?
La Barbera d’Asti è ottima con tutto ciò che puoi trovare sulla tavola, compresa la tovaglia!! I sapori asiatici ad esempio, dove forte è l’impronta delle spezie, sono i più difficili da abbinare, specialmente con vini tannici ed alcolici. Un grande problema, che risolvo spesso con una buona Barbera d’Asti, morbida quanto basta per stemperarne l’irruenza in bocca. Tornando alla domanda direi che tra gli abbinamenti tradizionali la mia scelta ricade senza dubbio sulle melanzane, oppure su degli spaghetti conditi con formaggio di capra o ancora su un brasato di coniglio alla Barbera. In termini più innovativi credo che un buon abbinamento sia quello con una Chana Masala leggermente speziata.

I tuoi clienti conoscono la Barbera d’Asti?
Non sempre, e questo, almeno per il mio lavoro, è un bene!!

La Barbera d’Asti nasce in Monferrato, una delle zone di elezione del vino piemontese. I tuoi ospiti riescono a collegare il Piemonte e la Barbera?
L’impressione generale è che anche se non riescono a posizionarla esattamente, la maggior parte di loro comprenda la sua origine piemontese.

Cosa consiglieresti ai produttori di Barbera d’Asti che vogliono raggiungere sommelier e consumatori americani?
Ancora oggi molti sommelier guardano alla Barbera come ad un vitigno di minor appeal rispetto ad un Nebbiolo. Questo finisce per relegarla al ruolo di ‘fratellino minore’. Personalmente, come ti ho già detto, la Barbera d’Asti ha quattro caratteristiche che la rendono quasi unica. Deliziosa fin da giovane, ricca da un punto di vista organolettico, di facile beva e proposta a dei prezzi strepitosi. Sono queste le caratteristiche alle quali io guardo.

E fidati, non sono tanti i vini che possono competere con la Barbera d’Asti.