La Barbera d’Asti, alla pari dei più grandi vini italiani, è diventata parte del tessuto culturale statunitense.
La Barbera d’Asti sul NYT? Non potevo non scriverne!
Nell’articolo dedicato alla front woman, cantautrice e chitarrista degli Alabama Shakes, Brittany Howard, il celebre critico musicale Jon Pareles ha scritto sulle colonne del New York Times:
“Howard vive nei dintorni di Taos, nel New Mexico, in un appezzamento montuoso di 16 acri, in un complesso di edifici bassi, al cui interno si trova uno studio di registrazione. Come vicini di casa ha alci, coyote e orsi neri. Lo stridulare dei grilli ci ha accompagnato nel corso di tutta l’intervista, durante la quale, comodamente seduti nel porticato, abbiamo condiviso una bottiglia di Barbera d’Asti“.
A colpirmi di questo articolo non è tanto il fatto che all’iconica cantante e compositrice piaccia il buon vino, bensì il fatto che Pareles abbia notato che quella davanti a lui fosse una Barbera d’Asti e non una ‘semplice’ Barbera.
Questo potrebbe non sembrare significare molto per alcuni lettori. Ma per la Barbera d’Asti trovare spazio in una sezione del giornale diversa dal food&wine è qualcosa di sconosciuto, mai visto prima. E ve lo dice un fedele lettore del NYT fin dai tempi in cui ho vissuto, per circa dieci anni, a New York.
E questo semplice articolo dimostra come i tempi siano cambiati… fino a pochi anni fa in un articolo come questo, ci si saremmo limitati citare un generico ‘vino italiano’. Solo Denominazioni note come il Chianti, i Super Tuscans o il Brunello (ed in epoca più recente il Barolo) avrebbero ottenuto una citazione.
Ma la Barbera no, figuriamoci la Barbera d’Asti. E questa è una cosa veramente straordinaria a mio avviso. È un’indicazione che la Barbera d’Asti, alla pari dei grandi citati è diventata parte del tessuto culturale statunitense, un nome facilmente riconoscibile ed apprezzato tra gli amanti del wine&food a stelle e strisce.
Brittany Howard dal canto suo è un’icona musicale americana. Senza voler affermare che sia un’ambasciatrice o sostenga in qualche modo la Barbera d’Asti, è possibile però affermare che le piaccia abbastanza da offrirla ad un ospite importante.
Questo, amici miei, è un grande giorno per la Barbera d’Asti