Lascia a noi la possibilità di mostrartene la bellezza, così che anche tu possa toccare la vera anima del Monferrato. Un’anima che si chiama Barbera d’Asti.
Mi stupisco ancora oggi nel pensare a quanto i consumatori siano attenti alla storia dei vini. Ma cosa sanno gli inglesi della Barbera d’Asti? Hanno realmente idea dei luoghi dove cresce, delle vigne in cui è coltivata o del duro lavoro che esiste alle sue spalle?
Non so… Sono però sicura che se la conoscessero meglio la loro “Barbera experience” sarebbe ancor più coinvolgente. Voglio dire, se è frequente trovare una Barbera d’Asti nelle liste dei vini dei ristoranti inglesi, non lo è altrettanto trovare qualcuno che ne parli o ne scriva. E questo nonostante l’importanza che la Barbera riveste per il Monferrato.
Già, il Monferrato. Quando l’ho visitato per la prima volta sono rimasta incantata dai suoi paesaggi, rigogliosi e ondulati. Geometrie di boschi e vigneti plasmate nei secoli dai vignaioli, per una sinergia così perfetta da essere stata riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Un territorio meraviglioso, che se osservato più attentamente rivela significative differenze, che i produttori cercano di esprimere nei loro vini. Una progetto ambizioso, che oggi vede il Nizza Docg impegnarsi nella zonazione del suo territorio e nella valorizzazione dei suoi Cru. Durante lo scorso Vinitaly ho partecipato ad una masterclass sul Nizza Docg, durante cui queste sottili caratterizzazioni emergevano chiaramente.
Ma torniamo nel nostro ristorante: come possiamo restituire agli appassionati di Barbera d’Asti il messaggio del Monferrato? Dobbiamo rassegnarci al fatto che l’unica soluzione sia una ricerca su Google oppure possiamo fare qualcosa di più? La mia esperienza mi porta ad affermare che i consumatori amano le storie. Amano cioè conoscere i vignaioli e le sfide che continuamente essi affrontano. Amano ripercorrere i cambiamenti, come quello che ha portato il Nizza a diventare Docg, amano la determinazione mostrata nel migliorare la qualità dei vini. Amano la sostenibilità ambientale.
Ed a mio avviso è proprio questo lo scopo di questo blog. Mi viene in mente un caro amico, Jim, che ha vissuto e lavorato a lungo in Piemonte. Adesso è ritornato in Inghilterra, ma non appena può torna in italia assieme alla sua adorabile moglie, per incontrare i vecchi amici (e bere alcuni dei suoi vini preferiti). La sua passione per questa regione è insomma evidente. Una volta mi descrisse le persone che aveva conosciuto: gente amichevole, umile e riservata, quasi titubante nel gridare al mondo la qualità dei propri vini. Ed allora spetta a noi, a me ed agli altri wine writer, aiutarli in questo grido!!!
Amico mio, il vino che stai bevendo proprio adesso nasce in una delle regioni vinicole più belle del mondo, un sito patrimonio UNESCO. Lascia noi la possibilità di mostrartene la bellezza, così che anche tu possa toccare la vera anima del Monferrato. Un’anima che si chiama Barbera d’Asti.