L’Albarossa è il risultato dell’incrocio tra Barbera e Nebbiolo di Dronero, sperimentato nel 1938 dal Professor Giovanni Dalmasso. Attualmente, malgrado ancora poco diffuso, rappresenta uno dei molti volti della viticoltura del Monferrato.
Foglia di medie dimensioni, pentagonale o pentalobata. Seno peziolare a U con pagina inferiore aracnoidea con nervature setolose. Il grappolo è medio e di media compattezza, piramidale e alato. L’acino è piccolo, ellittico e caratterizzato da una buccia molto pruinosa.
Germogliamento: medio-precoce.
Maturazione dell’uva: medio-tardiva.
Vitigno di media vigoria con portamento della vegetazione semieretto, predilige terreni collinari di medio impasto e di buona esposizione. È in grado di esprimere ottime risposte qualitative anche in ambienti caldi: si adatta bene alla contro spalliera e predilige potature lunghe tipo Guyot. È sensibile alle gelate tardive.