Il vitigno Brachetto

Conosciuto con nomi differenti a seconda della zona di coltivazione, il Brachetto è un vitigno diffuso e apprezzato in Piemonte. Nella zona di Canelli è noto come Borgogna, Brachettone nel Roero (per via della dimensione sensibilmente superiore dei grappoli), Brachèt nel Canavese: ogni territorio ha dato un affettuoso battesimo a queste uve aromatiche.

Il Brachetto è coltivato principalmente nelle province di Alessandria e Asti. Territorio privilegiato per questo vitigno è quello compreso tra i fiumi Belbo e Bormida. Il cuneese ospita vigneti di Brachetto, seppure con estensione minore rispetto alle province sopra menzionate. L’Argentina è, al di fuori dei confini nazionali, il luogo dove vi è maggior coltura di questo vitigno.

La foglia del vitigno Brachetto è orbicolare, di media grandezza. In genere trilobata, ha pagina inferiore glabra e lembo spesso e bolloso.

Il grappolo di media grandezza, o medio-piccolo. Ha sviluppo cilindrico, alato. Né spargolo, né compatto, si mostra mediamente ricco di acini ben separati. Peduncolo, verde, di lunghezza media.

L’acino ha forma ellissoidale, di media grandezza. Presenta buccia consistente, pruinosa, di colore scuro (blu-nero con screziature violacee).

Germogliamento: precose (prima decade di aprile).
Maturazione dell’uva: precoce (tra la prima e la seconda settimana di settembre).

Il vitigno Brachetto ha vigoria da media a moderata; tale caratteristica garantisce fertilità regolare, ma contenuta in termini di volumi. Predilige forma di allevamento a controspalliera con potatura Guyot. Può capitare di imbattersi in forme di allevamento differenti, alte e più espanse, e con potatura più corta. La maturazione precoce preserva il Brachetto dall’attacco di muffe e dal marciume; d’altro canto, è soggetto ad alcuni infezioni virali o simili (tra di esse, l’accartocciamento fogliare).

Le uve Brachetto sono particolarmente indicate per la produzione di vini dolci e aromatici, spumanti o frizzanti. Anche nella produzione dei passiti si distingue, grazie a peculiari tratti aromatici e apprezzabile ventaglio di suggestioni.

Le denominazioni