Lo Chardonnay è uno tra i vitigni più diffusi al mondo. In Piemonte, e in particolare nella zona delle Langhe, ha trovato grande fortuna.
Lo Chardonnay è principalmente utilizzato nel mondo per la produzione di spumanti di qualità con il metodo classico. Si presta ad esprimere grande personalità attraverso percorsi di vinificazione differenti, e ha dimostrato nel corso degli anni di saper sposare del territorio che lo ospita carattere e suggestioni.
In Italia il vitigno Chardonnay è coltivato pressoché in tutte le regioni. Si distinguono in particolare Sicilia, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo per aver saputo trarre dallo Chardonnay vini capaci di ritagliarsi un posto di rilievo nel cuore degli appassionati di tutto il mondo.
A livello internazionale è coltivato in Francia (dove viene utilizzato anche per la produzione di Champagne), Cile, Australia e Sudafrica.
Lo Chardonnay ha foglia di forma rotonda, di medie dimensioni.
Il grappolo, scarsamente alato, è di media grandezza; ha sviluppo piramidale, serrato.
Ha acini di media dimensione, di color giallo dorato. La buccia ha consistenza media, piuttosto tenera.
Germogliamento: precoce (entro la prima metà di aprile).
Maturazione dell’uva: precoce (ultima decade di agosto).
È un vitigno caratterizzato da produzioni elevate, elevata vigoria e spiccata attitudine all’adattamento.
Lo Chardonnay si adatta a varie forme di allevamento e potatura, dalle forme più tradizionale quali la controspalliera (con potatura Guyot o cordone speronato), alle forme più espanse.
È un vitigno sensibile all’’oidio. Dalle uve di Chardonnay si possono ottenere vini fermi, frizzanti o spumanti. Seppure suscettibile di produrre vini con caratteristiche molto diverse tra loro, data la notevole capacità di adattamento al territorio ospitante, lo Chardonnay dà origine a vini con gradazione alcolica e acidità piuttosto elevate.