Tra i vitigni a bacca bianca, il Cortese occupa un posto di assoluto primo piano in Piemonte. È coltivato prevalentemente in provincia di Asti, sulla sponda destra del fiume Tanaro ed in provincia di Alessandria, sul sistema collinare che unisce Ovada ed Acqui Terme a Nizza Monferrato.
Il vitigno Cortese si presenta con grappoli di dimensioni medio-grandi con lunghezza di circa 20-25 cm, piuttosto spargolo, conico-piramidale con una o due ali.
Gli acini hanno dimensioni medio-grandi, ovali e dalla buccia sottile, dorata nella parte sposta al sole e verde-giallognolo nella parte all’ombra, poco pruinosi. Hanno sapore caratteristico, gradevole.
Il Cortese è un vitigno molto vigoroso, con ottime rese costanti negli anni.
Germogliamento: media epoca (seconda decade di aprile).
Maturazione dell’uva: media epoca (entro fine di settembre).
È un vitigno caratterizzato da intensa vigoria e produzioni elevate e costanti. Il Cortese si adatta a varie forme di allevamento e potatura, dalle forme più tradizionale quali la controspalliera (con potatura Guyot o cordone speronato), alle forme più espanse che tendono però a penalizzare la qualità delle uve. È un vitigno sensibile all’’oidio.
Dalle uve Cortese si ottengono vini freschi e leggeri, ma anche vini di maggiore struttura e personalità e vini spumanti secchi.