Il vitigno Moscato

Intensamente coltivato nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo, sue zone d’elezione, il Moscato bianco è conosciuto e utilizzato per la produzione di vini aromatici anche nel resto d’Italia nel mondo.

La foglia adulta si presenta di media grandezza, pentagonale e dotata di cinque lobi. Il lembo, di colore verde, è piano e leggermente ripiegato a coppa, con superficie mediamente bollosa e nervature con base talvolta.

Il grappolo a maturità è mediamente compatto, cilindrico un po’ allungato, alato, con peduncolo medio-corto di colore verde.

L’acino è di media grandezza e presenta buccia sottile, colore dal giallo verdastro all’ambrato e sapore intensamente aromatico.

Germogliamento: media epoca (seconda decade di aprile).

Maturazione dell’uva: precoce o medio-precoce (seconda decade di settembre).

Il Moscato bianco è un vitigno a vigoria media ma generalmente con produzioni elevate e costanti. La forma di allevamento più diffusa è la controspalliera con potatura mista di tipo Guyot con un solo capo a frutto.

Con le sue uve si producono vini dolci e intensamente aromatici, spesso spumanti. In seguito ad appassimento delle uve si ottengono vini passiti di eccellente qualità.

Le denominazioni