Quale vino se non la Barbera d’Asti può diventare la vostra finestra su un nuovo modo di pensare agli abbinamenti?
Come la maggior parte degli americani (o almeno come la maggior parte degli americani che fanno parte della Generazione X), sono cresciuto credendo fermamente nel dogma “Il vino rosso con la carne, il vino bianco con il pesce”.
Ma tutto è cambiato quando sono venuto a studiare filologia in Italia; qui ho imparato che in alcune parti della penisola, come ad esempio il Piemonte, le persone bevevano solo vino rosso, anche quando mangiavano pesce, non importa se a casa oppure al ristorante.
Ricordiamo che alla fine degli anni ’80, epoca del mio viaggio in Italia, la diffusione del vino bianco piemontese era molto diversa da quella odierna. Ciò che voglio dire è che quando la X-Generation non aveva nemmeno l’età per bere negli Stati Uniti, gli Arneis, i Nascetta o i Timorasso non erano quello che sono oggi. Certamente esistevano ed erano prodotti, ma è solo negli ultimi dieci anni che sono diventati realmente popolari e facili da trovare, in Piemonte e all’estero.
… Per carità, il Piemonte nonostante tutti i suoi cambiamenti rimane una delle regioni italiane più focalizzate sul vino rosso. Nessuno qui ti guarderà male se assieme a del pesce ordinerai una bottiglia di vino rosso.
Ma arriviamo al punto: mentre il nuovo decennio sorge sull’ormai cinquantenne Generazione X, una delle promesse con le quali accompagno questo mio inizio anno è quella di essere più creativo e di abbinare più vino rosso al pesce. E non riesco a pensare a un vino migliore della Barbera d’Asti, grazie al suo carattere fresco e leggero.
Tonno scottato e Barbera d’Asti? Proviamolo!
Tacos di mahi mahi alla griglia e Barbera d’Asti (magari leggermente più fredda del consigliato)? Proviamoli!
Bistecca di cernia brasata? Proviamola!
Ho voluto condividere con voi alcuni degli abbinamenti che proverò nel 2020 (Fortunatamente tra i miei intendimenti per il nuovo anno non c’è quello di perdere peso…).